But the cat came back..

..it just couldn't stay away.

Un po' come i pensieri: non se ne vanno mai.

lunedì 12 aprile 2010

Un minuto di attenzione per l'informazione.

Scusate, ma ora bisogna fare un appunto riguardo le notizie che circolano in questi giorni.

Non riesco a credere che perfino la qualità, la quantità e soprattutto il contenuto di telegiornali, newspapers & co. sia regolato da un meccanismo sin troppo simile a quello delle sfilate.
Eh sì, MODA.
Vi rendete conto? No, non è una frase fatta, è un interrogativo serio che tutti dovremmo porci.
Ora, per esempio, vanno di moda i preti pedofili.

Con questo articolo non intendo nè difendere e tantomeno accusare nessuno (se non la stampa, s'intende), ma sono del parere che su questo argomento si stia speculando un po' troppo senza criterio.
Io sono per una condanna oggettiva di chi commette il reato.
Posso capire lo scandalo che tale atto da parte di un religioso possa - e debba - procurare, ma il repentino passaggio dall'indignazione allo stereotipaggio (se è un neologismo perdonatemi), no, quello non lo giustifico proprio.
Com'è che da un mesetto a questa parte, tutti i preti di colpo sono diventati pedofili?
Insomma, ci vorrebbe un attimo di giudizio non influenzato dal ruolo che un religioso svolge.
Ci siamo forse dimenticati che sono umani e per di più di sesso maschile?
La pedofilia, oltretutto, è una malattia che può benissimo essere già insita in un individuo prima della ordinazione ecclesiastica.
A mio avviso, preti, non preti, politici, babbuini, sono pedofili uguali a tutti gli altri.
E come tali devono essere trattati.

E' come se un italiano uccidesse suo padre, e agli occhi del mondo di colpo tutti gli italiani diventasse patricidi.
Dico, vi piacerebbe?
E' un po' l'errore che ha fatto la chiesa con gli ebrei, che li incolpava tutti indiscriminatamente di deicidio, quando gli unici a portarne la colpa erano quei quattro farisei.


Bene, ora ditemi, ma non vi sembra mai che le informazioni che vi giungono siano decisamente strumentalizzate e manovrate?
Questa è la provocazione del giorno, tenetela a mente.
Bah.
In questo mondo di consumatori anche l'informazione è diventata una consumazione che per essere svenduta al pubblico deve essere piccante, sconvolgente e magari pure un po' falsicchia, come un passaparola tra le donne di un vicinato, che aggiungono pian piano dei dettagli piccanti e fantasticosi alla vicenda, cosicchè all'ultimo che arriva è decisamente diversa dal principio.
Com'è che diceva Cristicchi?
Ah, sì.
"La verità è come il vetro che è trasparente se non è appannato e per nascondere quello che c’è dietro basta aprire bocca e dargli fiato."

4 commenti:

Anonimo ha detto...

bello il tuo blog!
se ti va passa da me!
bacio
Amelie

Anonimo ha detto...

il giornalismo e la comunicazione mediatica è merce, è legata alle politiche economiche e commerciali.
è triste.
ma è così.



i pedofili mi fanno schifo tutti, preti o atei che siano... è da condannare il gesto...

poi il fatto che in molti siano preti... beh, questo dovrebbe far nascere ricerche e altro all'interno della chiesa...
ma è un altro discorso...

ha detto...

Concordo con te Wera.

Però vedì l'effetto che hanno su di noi le notizie manipolate?
Non è vero che molti sono preti, semplicemente ultimamente stanno parlando solo di quei casi.
Ahimè, il primato in pedofilia lo detengono i padri di famiglia..

B.B. ha detto...

Condivido appieno il discorso concernente il giornalismo.

Il Direttore di testata pubblica e richiede ai giornalisti materiale per cui il pubblico sia disposto a pagare.

E tra un articolo remunerativo ed uno corretto verrà purtroppo sempre pubblicato il primo.

E l'articolo remunerativo troppo spesso è accusatorio, polemico e sopra le righe.

Ragion per cui preferisco ascoltare coloro che, informati, esprimono la loro opinione gratuitamente; il blog è un ottimo strumento.